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Alcuni mesi fa Marco Notarnicola — project manager del laboratorio urbano Ex Fadda — ci ha contattati raccontandoci del progetto Santu Vitu Mia Reloaded, curato dall'Assessorato all'Urbanistica del Comune di San Vito dei Normanni Vincenzo Sardelli in collaborazione con una rete di partner di cui Ex Fadda faceva parte. In quel momento loro si stavano preparando per candidare questo processo a finanziamento tramite la misura regionale Puglia Partecipa, e ci disse che avevano bisogno di una mano per la fase di co-progettazione.

Questa fu l’occasione per immaginare assieme XYZ SVMR, il laboratorio di ricerca e co-progettazione che si è svolto a San Vito dei Normanni dal 26 agosto al 1 settembre, con l’obiettivo di lavorare ad un regolamento / piattaforma per attivare 10 immobili pubblici sottoutilizzati e ad una campagna di comunicazione sulle nuove possibilità relative alle innovazioni introdotte in materia di beni comuni e del loro utilizzo.

60 progettisti e ricercatori sono dunque stati accolti e hanno lavorato negli spazi di Ex Fadda, a stretto contatto con la popolazione della città e con l’amministrazione. Questo è anche stato il primo XYZ in cui hanno preso parte al processo — in qualità di partecipanti — 2 assessori comunali, rispettivamente quello all’Urbanistica di San Vito e quello alle Politiche Giovanili di Altamura.

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Tutto quello che abbiamo co-progettato e realizzato è stato concepito mettendo al centro l'essere umano, facendo attenzione agli aspetti di sostenibilità ambientale ed economica e lavorando sull'idea di auto-costruzione, grazie alle tecnologie di manifattura digitale e prototipazione elettronica.

Ringraziamo lo staff di Santu Vitu Mia per aver creduto in noi e averci permesso di applicare la [folle] metodologia di XYZ in un contesto così interessante: grazie a Ginevra, Alice, Checco, Gionata, Marco e alla comunità di ExFadda che ha ospitato e reso possibile il laboratorio.

Comunità che abbiamo la fortuna di conoscere e frequentare da tempo e con cui, nel 2018, abbiamo condiviso l'esperienza di Back to Kastrignana — incontro organizzato assieme ad altri centri di produzione culturale indipendenti — durante il quale abbiamo immaginato l’Orgia: una rete di luoghi, persone e progetti che sperimenta nuove pratiche radicali in ambito politico, culturale, artistico, sociale e tecnologico, con l’obiettivo di moltiplicare e proteggere spazi non competitivi d’immaginazione, conflitto e possibilità.

scopri di più sul progetto di rete nazionale di centri di produzione culturale indipendenti

Gli obiettivi di XYZ SVMR

La prima fase del progetto di Santu Vitu Mia si è conclusa a luglio 2017.

Il 4 ottobre 2017 la Giunta Comunale di San Vito dei Normanni ha approvato il Documento Programmatico per la Rigenerazione Urbana redatto in collaborazione con centinaia di cittadini e cittadine di tutte le età attraverso incontri pubblici e laboratori di urbanistica partecipata.

Con il DPRU, contenente linee guida, obiettivi tematici e destinazioni d’uso degli spazi individuati per i progetti pilota, il comune di San Vito si è candidato ad intercettare fondi per la riqualificazione urbanistica, sociale ed economica del proprio territorio.

La seconda fase, inaugurata il 24 Giugno 2019, si pone in continuità con la precedente e — come accennato — ha ad oggetto 10 immobili in disuso.

Il laboratorio XYZ costituisce una parte sensibile di questo processo in quanto preposta all’individuazione delle destinazioni d'uso, degli strumenti di partecipazione dei cittadini e dei modelli di governance degli immobili in questione.




Gli output di XYZ SVMR

Domenica 1 settembre in un'assemblea pubblica sono stati condivisi con la popolazione della città i risultati di XYZ SVMR, frutto del lavoro svolto durante la settimana e di un "corpo a corpo" con la realtà che ci ha spinto verso traiettorie impreviste.

Si tratta di una nuova politica per l’utilizzo dei beni comuni, ispirata dal desiderio di promuovere e incoraggiare la vitalità e la continua evoluzione delle comunità, abilitando l’inatteso attraverso il recupero e l’attivazione di spazi in disuso, l’auto-governo e l’auto-gestione.

Convertire luoghi in opportunità, oltre la logica della proprietà esclusiva, per tutti.

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Laboratorio Z — Processi e Comunità

Rigenerazione non è solo trasformazione fisica di una città ma è anche azione fisica nella città. Rigenerazione è miglioramento dei luoghi grazie alle opere umane che da dentro i luoghi ognuno di noi può attivare. Rigenerazione è un'impresa culturale che immagina nuove strade. Rigenerazione è responsabilità pubblica del privato e trasformazione delle abitudini private grazie a politiche pubbliche. Rigenerazione è affiancarsi alla natura e decidere con essa cosa sarà del nostro futuro.

↳ Dal DPRU del Comune di San Vito dei Normanni.

Il laboratorio Z – Processi e Comunità si è occupato — dopo una prima fase di indagine etnografica attraverso gli strumenti del design thinking — di elaborare una proposta di regolamento dei beni comuni per la città e i cittadini di San Vito dei Normanni, il Regolamento dei Beni Comuni XYZ.

Abbiamo immaginato una comunità responsabile di ciò che è collettivamente importante, che se ne prenda cura e lo faccia vivere, riproducendo valori. In quest’ottica, alcuni immobili di San Vito dei Normanni diventeranno dei laboratori dove si sperimenteranno modalità di auto-governo e auto-gestione sostenibili. Le capacità, le conoscenze, le idee troveranno luoghi nei quali essere discusse e messe a disposizione della collettività.

Gli edifici — e le comunità che li vivranno — diventeranno beni comuni.

Questi beni non avranno destinazioni d’uso, programmi o una lista fissa di membri dell’assemblea: la loro generatività e la forza propulsiva saranno conseguenza dello spazio di possibilità garantito dall’indeterminazione.

Presentazione output — Z

Cartella drive output — Z

Regolamento dei beni comuni XYZ


«San Vito ha preso dieci di questi spazi e ha detto “no, non te li do, devono diventare una struttura portante per la mia comunità, perché la mia comunità è in crisi, la mia comunità ha perso le sue radici, la mia comunità si sente sola, si sente una società di individui”. Questo è un ossimoro. Società e individui sono due cose che non possono andare insieme. E allora noi dobbiamo fare una società di esseri umani in relazione, e per farla abbiamo bisogno di strumenti. Dobbiamo darci strumenti per metterci in relazione».

↳ dall'intervento finale di Nicola Capone

Il processo che emerge dal regolamento prende il nome di Algoritmo dei beni comuni: metodo favoloso per far sbocciare un bene ed è stato sintetizzato in due schemi che lo rappresentano tramite un flowchart, utilizzando le fasi di una storia d'amore:

Parallelamente — in collaborazione con Emanuele Braga del laboratorio X — è stata prodotta una “cassetta degli attrezzi” (toolkit) in grado di facilitare l’adozione del regolamento da parte di Comune e cittadini. Si tratta di una raccolta di strumenti metodologici (scalabili) finalizzata all’attivazione di comunità che vogliano prendere in cura i beni comuni delle proprie città.

Toolkit “Metodo Favoloso”

Il toolkit è cosi composto:
— un glossario;
— la procedura per attivare uno spazio nella propria città;
— le componenti sociali da mappare e coinvolgere;
— gli strumenti decisionali e di auto-gestione;
— la visione

Abbiamo riflettuto a lungo — anche grazie al contributo di ospiti come Debra Solomon — su come considerare gli spazi all'interno di un ecosistema, per far sì che diverse funzioni sociali possano aiutarsi e collegarsi tra di loro in una cornice di senso definita a partire dalle linee guida del DPRU già esisitente e da quanto emerso durante il World Café, pratica che ha coinvolto, nel primo giorno di XYZ, residenti di San Vito e partecipanti ai laboratori.

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Infine, abbiamo immaginato un’organizzazione (ad esempio, un’associazione) con funzione di promotore sociale della rigenerazione urbana di San Vito e abbiamo lavorato su come organizzare e rendere sostenibile il processo che — nel post XYZ — porterà a far vivere gli spazi individuati dal Comune. Anche in questo caso è stata prodotta una cassetta degli attrezzi, mirata al caso specifico di San Vito.

Toolkit — APS




Laboratorio X — Identità

Il laboratorio X – Identità si è concentrato sulla costruzione della strategia di comunicazione del processo progettato dal laboratorio Z, in particolare sull’articolazione del progetto d'identità (“Il Metodo Favoloso”) e sulle meccaniche di “generazione del senso”; ha inoltre collaborato con il laboratorio Y allo sviluppo di strumenti e azioni non convenzionali di comunicazione.

Nome del processo:

Il metodo favoloso

Claim, slogan, payoff del processo:
→ spazi senza padroni
→ nell’incertezza fioriscono le possibilità
→ nel dubbio, partecipa!

Presentazione output — X

Documento strategico

Cartella drive output — X


“Non vi è alcun risultato finale, solo una successione continua di fasi"

Guidati dalle parole dell'urbanista Kevin Lynch abbiamo progettato le prime due fasi della campagna di comunicazione.

Tali fasi hanno durata complessiva di 6 mesi, una di 30 e una di 90/120 giorni. Per rispettare l’andamento del processo, ogni fase è caratterizzata da azioni di comunicazione specifiche, diverse per tipologia, canale di comunicazione e messaggi.

La prima fase va dalla restituzione degli output del laboratorio XYZ SVMR fino all’approvazione del regolamento in consiglio comunale e ha lo scopo di comunicare ai cittadini ciò che la pubblica amministrazione sta facendo, le modalità con cui questo avverrà e le nuove possibilità che ne conseguono.

La seconda inizia dopo l’approvazione del regolamento e dura 3/4 mesi e ha lo scopo di diffondere una “call to action” per raccogliere idee e progetti per gli spazi, radunando delle comunità di persone interessate allo sviluppo degli spazi oggetto del processo di rigenerazione.

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Glossario

Con lo scopo di rendere più accessibili i contenuti del regolamento e introdurre nell’immaginario di San Vito dei Normanni alcuni concetti centrali per il processo innescato con XYZ, è stato elaborato un glossario minimo contenente le definizioni di 3 lemmi fondamentali: beni comuni, auto-governo, rigenerazione urbana. Tali definizioni rappresenteranno i contenuti dei poster multisoggetto che verranno affissi sui muri di San Vito dei Normanni e diventeranno clip video diffuse tramite social.

Tali video sono stati prodotti dai partecipanti al laboratorio XYZ SVMR che hanno raccontato quello che per loro significano questi lemmi:

→ Bene comune

Si tratta di tutto quello che le persone hanno diritto ad usare per rispondere a bisogni collettivi e di importanza sociale e ambientale. Ogni bene comune vive della cura e del rispetto di tutte e tutti.

→ Auto-governo

Un modo per gestire un bene comune attraverso delle regole decise collettivamente da una comunità.

→ Rigenerazione urbana

Il processo volto a migliorare le condizioni ambientali, sociali e relazionali di un luogo, che coinvolge la comunità che lo vive.




Laboratorio Y — Strumenti

Siamo salpati con l’obiettivo di progettare un sistema di voto basato su blockchain per far “validare” a tutti i sanvitesi i processi definiti nel corso dei laboratori. Il canto delle sirene proveniente dal laboratorio Z però, ci ha fatto cambiare rotta verso il continente del Metodo Favoloso: un progetto pilota volto a regolamentare gli strumenti normativi e creare un modello replicabile per la gestione partecipata dei beni comuni urbani. Così abbiamo gettato l’ancora e dopo due giorni di discussioni in mare aperto, ci siamo domandati:

Quali sono gli strumenti che favoriscono interesse, aggregazione e partecipazione, sia rispetto ai luoghi oggetto della rigenerazione che in generale per costruire comunità?

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La mattina del quarto giorno abbiamo levato l’ancora e sicuri siamo partiti per una nuova rotta: sviluppare dispositivi di relazione, applicativi hardware e software per favorire la partecipazione al percorso di rigenerazione.

Dopo una rapida fase di brainstorming in cui è emersa la necessità di riuscire a creare il maggior coinvolgimento possibile nel minor tempo possibile, raggiungendo il pubblico più ampio possibile, abbiamo deciso di concentrarci sul tema del gioco.

Presentazione output — Y

Cartella drive output — Y



Fondamentale è stata la collaborazione con il laboratorio X per lo sviluppo di questi strumenti di comunicazione non convenzionali, sia per la realizzazione degli elementi grafici di SVMR Game che per il supporto nella progettazione grafica di SVMR Caccia al Tesoro.


Video Game

Santu Vitu Mia Reloaded Game è un videogioco educativo, in cui sbagliando si impara e si conosce San Vito.
È a scorrimento verticale, il giocatore si ritrova a guidare un tre-ruote, lo scopo è di riuscire ad evitare vecchine e campanili per totalizzare il punteggio più alto possibile. Se ci si scontra con uno di questi “ostacoli” si hanno due scelte: ricominciare da capo oppure rispondere ad una domanda su SVMR per riprendere il gioco direttamente da dove si era interrotto. Ascoltando musiche arcade in salsa di mandolino e rispondendo alle domande è possibile scoprire il progetto Santu Vitu Mia Reloaded.

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Repo / Video Game



Caccia al tesoro

Una caccia al tesoro articolata in nove tappe — risolvendo degli indovinelli, di volta in volta, si accede alla tappa successiva. Si può cominciare a giocare trovando il primo indizio: una mappa, reperibile in più copie in varie zone della città di S.Vito. A mano a mano che si prosegue nel gioco, si trovano altri indizi, testuali o sonori.

Molte tappe sono state realizzate grazie alla programmazione di schede Arduino e Raspberry Pi 3, necessarie per riprodurre suoni e musiche o per attivare dispositivi meccanici.

Lo scopo del gioco è quello di arrivare alla tappa finale, il "tesoro" che consiste in un racconto sonoro frutto di una narrazione corale dei partecipanti e un buon augurio a tutti i Sanvitesi. Anche l'esperienza stessa costituisce il tesoro, infatti, tutte le nove tappe sono state installate nei luoghi oggetto della rigenerazione.

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Repository / Caccia al tesoro

Cartella condivisa / Caccia al tesoro




The Meme War

Come ogni anno la produzione memetica dei laboratori è stata significativa, per questo ormai da po’ diamo spazio anche a questo nel report.




I docenti di XYZSVMR

↳ Emanuele Braga

Emanuele è un artista, ricercatore e attivista. Oltre alla sua attività a Macao, ha co-fondato la compagnia di danza e teatro Balletto Civile (2003), il progetto di arte contemporanea Rhaze (2011), così come Landscape Choreography (2012), una piattaforma d’arte che mette in discussione il ruolo del corpo nel contesto capitalista. Attualmente è docente di Big Data all’Università Statale di Milano. La sua ricerca si focalizza sui modelli di produzione culturale, i processi di trasformazione sociale, l’economia politica, i diritti del lavoro e l’istituzione dei beni comuni.



↳ Francesco D’Onghia

Responsabile della Open Innovation Unit di Almacube srl - Incubatore dell’Università di Bologna e di Confindustria Emilia. Professore a contratto all’Università di Modena e Reggio Emilia. Dal 2013 si occupa di ricerca e innovazione nel campo dell’educazione. Oggi è coordinatore didattico deI programmi di Design Thinking e Open Innovation presso l’Università di Bologna - con collaborazioni internazionali con la Stanford University e il CERN di Ginevra - ed è responsabile metodologico del programma Orsù! Innovation Lab dell’Università di Bari. Lavora quotidianamente con diverse aziende e PA italiane e internazionali (Barilla, Tetra Pak, Action-Aid, Max Mara, Yoox…) per accompagnarle nello sviluppo di nuovi prodotti e servizi, applicando processi di human centered innovation.



↳ Marco Goran Romano

Marco Goran Romano è un illustratore pugliese diplomato in Industrial Design presso l’ISIA di Firenze. Nel 2011 si trasferisce a Milano dove trova impiego presso la redazione di WIRED. In questo periodo si occupa della realizzazione di buona parte dei contenuti illustrati presenti nel magazine oltre che della progettazione di lettering, infografiche e set di icone. Parallelamente porta avanti la sua attività di illustratore freelance sia in ambito editoriale - lavorando per GQ, The New Yorker, TIME, Entertainment Weekly, Variety, ESPN, etc. - che sviluppando progetti speciali per marchi come IBM, Skype, Facebook, Microsoft e Snapchat. Nel 2013, insieme a Valentina Casali, fonda Sunday Büro, uno studio totalmente dedicato al lettering, al type design e a tutte le lavorazioni tipografiche artigianali come il sign painting e il letter carving. Nel corso della sua carriera è stato insignito più volte di premi e riconoscimenti dalle più prestigiose riviste e organizzazione di settore come Adweek, Print Magazine, Communication Arts, Associazione Autori di Immagini, SPD e Creative Quarterly, mentre i suoi progetti sono stati inseriti in numerose pubblicazioni. Oltre alla sua attività di progettista porta avanti anche quella didattica presso il NID di Perugia e ACCA Academy di Jesi. Dal 2018 è membro del direttivo dell’Associazione culturale “Lettering da”, che si occupa dello studio, della digitalizzazione e della divulgazione del patrimonio insegnistico italiano. È socio della Society of Publication Designer di New York e socio sostenitore di AIGA.



↳ Carlo Lopez

Carlito Lopez, dal 1989 su questo pianeta. Uno stranissimo percorso di studi (elettronica, navigazione aerea, ingegneria) e lavorativo (aerospaziale, spettacoli, cinema), sin da piccolo ha sempre disassemblato e ricostruito qualsiasi cosa: se c'era uno strumento necessario, era preferibile autocostruirselo anziché acquistarlo. Crede fermamente nell'Open Source applicato a tutti i livelli, e potrebbe dimostrare con rigore scientifico che l'Open Source può essere anche un business model redditizio. Una profondissima passione per il Cinema completa un quadro che si rende ancora meno definito. Utilizzabile come un MacGyver quando serve sviluppare velocemente e a basso qualsiasi cosa, dai sistemi IoT a macchine CNC per l'Aerospaziale, passando per emulatori di Synth Analogici o strumenti per il set Cinematografico. Attualmente impegnato in un ambizioso progetto filmico Open Source.



↳ Puria Nafisi

Digital Rights and Free Software hacktivist since always, Puria started AXANT to ban those bad patterns learned and experienced in fortune 200 companies. Deep technical background and a curious hackish attitude helps him to be a smart problem solver and a great question maker! Already mentor of past editions of the SWE, works daily with a lot of startups to validate business ideas and create effective MVPs. **Expertise:** Rapid prototyping, Customer Validation, Technical feasibility, Business Intelligence



↳ Nicola Capone

Nicola Capone — https://nicolacapone.academia.edu —, laureato i Filosofia, si è formato come libero ricercatore presso l’Istituto Italiano per gli Studi Filosofici. Attualmente è docente di storia e filosofia nei Licei e PhD/cultore della materia in Filosofia del diritto presso l’Università degli studi di Salerno (Laboratorio “H. Kelsen”). Attivista nei movimenti di contestazione ecologica e dei beni comuni, fra i temi più recenti della sua attività scientifica vi sono la relazione fra norma e spazio nella prospettiva del diritto costituzionale e della ecologia politica, i beni comuni e gli usi civici e collettivi urbani. In questa prospettiva si segnalano fra gli altri Del diritto d’uso civico e collettivo dei beni destinati al godimento dei diritti fondamentali («Politica del diritto», dicembre 2016); la curatela, insieme a G. Preterossi, del volume di Stefano Rodotà, Beni comuni. L’inaspettata rinascita egli usi collettivi (La scuola di Pitagora 2018); L’invenzione del paesaggio. Lo spazio terrestre nella prospettiva costituzionale («Politica del diritto», giugno 2019).



↳ il podcast dell'intervento finale di Nicola durante l'assemblea pubblica del 1° settembre




Credits

Gruppo X: Massimiliano Martucci, Danila Longo, Sofia Chiarini, Luigi Macchiarella, Agnese Rullo, Cecilia Pasini, Gregorio Turolla, Nicola Bertuccio, Angelo Vito Giannone , Davide Nuvoletta, Cosimo Nigro, Francesca Maciocia, Micol Salomone, Carmine Acierno, Stefania D'Eri, Tea Bruno, Rita Mariateresa Mascia, Pierfrancesco Califano, Chiara Sergio, Nicolò Ceci.

Docenti: Marco Goran Romano, Emanuele Braga

Coordinatore: Alessandro Tartaglia



Gruppo Y: Daniele Gambit, Jonni Bongallino, Giulio Quarta, Nicolai Bongallino, Alessandro Miracapillo, Vanessa Monna, Ermelinda Bircaj, Maria Francesca De Tullio, Kedy Cellamare.

Docenti: Puria Nafisi, Carlo Lopez

Coordinatore: Alessandro Balena



Gruppo Z: Maria Francesca De Tullio, Sara Schiano di Cola, Claudio Nicola Biancofiore, Cristina Pizzo, Vincenzo Sardelli, Francesco Calicchia, Rosanna Prevete, Mariarosaria Siciliano, Antonella Marlene Milano, Gianluca Locorotondo, Raffaella Toscano, Alessandro Benedetto, Arianna De Maggio, Marco Gianfredi, Claudio Masiello, Giuseppe Grassi, Fred Fumagalli, Juri Battaglini, Gregorio Turolla, Miriam Vita Errico, Simona Franzè, Roberta Valenzano, Benedetta Marotti, Azzurra Spirito, Francesco Di Meglio, Alberto Liaci, Alessandra Perri, Antonia Marano, Michele Cornacchia, Tommaso Turolla, Marco Spagnuolo, Antonella D'Alicandro, Marica Girardi, Maria Rosaria Digregorio, Francesco Giannini, Gionata Atzori, Alice Valenza, Daniele Stillavato, Federica Marie Carenini, Francesca Maciocia.

Docenti: Nicola Capone, Francesco D’Onghia

Coordinatrice: Lucilla Fiorentino


Staff SOS:
Maurizio Di Luzio (Responsabile Hackerspace)
Silvia Zotti (Responsabile Comunicazione)


Ringraziamo per pranzi e cene Alessandro Vivae il ristorante XFOODe il suo staff.


Infine, ringraziamo il Comune di San Vito dei Normanni per aver immaginato questo processo a cui ha dato vita e forza attraverso le azioni, la Regione Puglia che ha finanziato, attraverso la misura Puglia Partecipa, il progetto.



Grazie a tutte e tutti e ricordatelo sempre:

"Siate favolosi, con pieno spargimento di cuore!"

Nicola Capone

Il video finale dei laboratori XYZ SVMR 🔥

[Ringraziamo Immagina – Photography and Culture per i contributi foto e video]

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