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Cosa è un hacker?

Cosa lo spinge a fare ciò che fa?

Abbiamo provato a rispondere a queste domande con la performance HackT, un lavoro di gruppo curato da Alessandro Tartaglia e Silvia Zotti e realizzato con la collaborazione di Lucilla Fiorentino, Maurizio di Luzio e Alessandro Balena, interpretato da Alessandro Tartaglia nelle vesti inedite di performer.

Guerrilla Open Access Manifesto / Aaron Swartz, 2008
Manifesto Hacker / The Mentor, 1986

Adesso a Bari c’è un Hackerspace, cosa cambia?

Il tipo di ricaduta che un luogo del genere ha su una comunità è complesso: per cercare di rendere l’idea di quante e quali siano le modalità in cui questa complessità si articola, abbiamo provato a fare un po’ d’ordine.

Finalmente a Bari c’è un luogo dove tutte le persone con interessi (anche molto diversi tra loro) che convergono verso l’innovazione tecnologica possono incontrarsi, conoscersi e collaborare, facilitati da un ambiente predisposto all’immaginazione che abilita nuove possiblità:

riparare oggetti che prima non potevamo riparare, costruire prototipi di oggetti che non esistono, ridurre la distanza tra un’idea e un prototipo (per dirne alcune).

Uno spazio animato da una comunità che si impegna per costruire consapevolezza e cultura attorno all’innovazione tecnologica, tenendo traccia dei processi e divulgandoli, facendo ricerca con i soggetti produttivi e lavorando per sviluppare (o migliorare) processi e strumenti collettivi.

Questo è possibile attraverso la condivisione della conoscenza, in modo trasversale alle classi sociali, alternativo ai rapporti di forza economici e aperto alla partecipazione dei cittadini.

Un luogo dove i più piccoli, così come i più anziani, possono familiarizzare con la tecnologia, imparando a gestirne la complessità e conoscerne il potenziale.

Da oggi, perciò, sapete dove porre le domande alle quali nessuno - fino ad ora - ha saputo rispondere.

Welcome to SOS Hackerspace!

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