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didattica / x — @ La Scuola Open Source, presso Spazio13 – Bari

Basic Design: storie, tecniche e teorie

Alessandro Tartaglia — Designer della comunicazione, docente @ FF3300, La Scuola Open Source

Basic Design: storie, tecniche e teorie Basic Design: storie, tecniche e teorie Basic Design: storie, tecniche e teorie Basic Design: storie, tecniche e teorie Basic Design: storie, tecniche e teorie

Tipologia di attività: Workshop

Livello di difficoltà: intermedio

Argomenti:


  • Basic Design
  • metodologia
  • composizione
  • configurazione
  • progetto
  • design

Come si articolano le attività?
Laboratorio pratico e teorico su tecniche e metodologie di configurazione e composizione

Date del corso:

01/03/202316:00 / 20:00

04/03/202316:00 / 20:00

08/03/202316:00 / 20:00

11/03/202316:00 / 20:00

15/03/202316:00 / 20:00

18/03/202316:00 / 20:00

22/03/202316:00 / 20:00

22/03/202316:00 / 20:00

25/03/202316:00 / 20:00

Si svolge a: La Scuola Open Source, presso Spazio13 – Bari

Durata complessiva: 32 ore (pause escluse)

L’attività ha un costo di: 120 €

Output: competenze

Questa attività è consigliata a
tutti

Numero minimo di partecipanti: 9

Numero massimo di partecipanti: 16

Tenuto da:

  • Alessandro Tartaglia

    Designer della comunicazione, docente / FF3300, La Scuola Open Source

    Laureato in Design Industriale (Poliba) e specializzato in Grafica Editoriale e Sistemi Grafici (ISIA Urbino), è co-fondatore dello studio FF3300, della fonderia tipografica digitale CAST e de La Scuola Open Source. Il suo lavoro si concentra sulla progettazione dei processi nella loro interezza. Dal 2022 è docente di Basic Design presso il corso di Laurea in Design per la Comunità dell’Università Federico II di Napoli.

Di cosa si tratta?


Il Basic Design, o se preferite la “teoria della configurazione”, è po’ come la Filosofia o la Matematica: qualcosa che tuttз, almeno superficialmente, dovrebbero conoscere, per comprendere meglio il mondo in cui sono immersз.

Questo percorso didattico teorico-pratico è stato concepito per:

→ rendere chiaro allз discenti il ruolo [centrale] del Basic design in funzione di equilibratore delle relazioni fra componente estetica, tecnologica e scientifica nella disciplina e nella professione;

intrecciare, attraverso momenti di discussione e momenti laboratoriali, la propedeutica, (cioè la pratica dell’insegnamento di un saper fare) e i fondamenti disciplinari (cioè il pensiero teorico e metodologico che le sta alla base).

→ fornire strumenti metodologici e cognitivi utili allo sviluppo di sensibilità e abilità in materia di composizione e prefigurazione.


A cosa si lavora?


Il percorso si articola attraverso momenti teorici (lezioni frontali) e pratici (esercitazioni) che si alternano continuamente.

Lз partecipanti, in gruppi, lavoreranno a un project work finale: un sistema d’identità per una religione inventata, un’agenzia spaziale aliena o un partito politico che deve ancora venire.

(Le immagini utilizzate sono tratte da "Flexible Visual Systems", Martin Lorenz, Slanted)

Come si svolge?


Il percorso inizia con una conversazione sui concetti fondamentali — cos’è il design? cos’è la creatività? cosa significa “basic design”? — in cui analizzeremo alcune tra le posizioni più interessanti (ad esempio quelle di Enzo Mari e Umberto Eco sulla parola “creatività”), per proseguire con la definizione di alcuni concetti chiave utili alla comprensione della disciplina, come “le variabili visive”, la “progettazione parametrica” e il “design generativo”.

Lз partecipanti approfondiranno i principali concetti della programmazione per la grafica, tramite l’utilizzo di processing / drawbot / p5.js (il linguaggio verrà definito assieme al gruppo a seconda delle loro preferenze).

Successivamente affronteremo il tema della tipografia: inizieremo con un’introduzione alla storia della scrittura e dei caratteri, per proseguire con l’anatomia dei caratteri e con un’esercitazione in cui lз partecipanti, in gruppi, lavoreranno a dei set di caratteri costruiti sulla base di alcuni semplici moduli.

Infine ci concentreremo sulle identità visive dinamiche, a partire dal testo di Martin Lorenz “Flexible Visual Systems” — analizzeremo diversi casi di studio per poi procedere, sempre in gruppi, all’elaborazione dei project work finali.

Bibliografia:

La lettera Uccide – Giovanni Lussu, Stampa Alternativa
Filosofia del Graphic Design – Riccardo Falcinelli, Giulio Einaudi Editore
Flexible Visual Systems – Martin Lorenz, Slanted
Lezioni Americane – Italo Calvino, Mondadori
Esercizi di Stile – Raymond Queneau, Giulio Einaudi Editore

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