XYZ2018 - GIORNO 1: GO PIRATES! XYZ2018 - GIORNO 1: GO PIRATES! XYZ2018 - GIORNO 1: GO PIRATES! XYZ2018 - GIORNO 1: GO PIRATES! XYZ2018 - GIORNO 1: GO PIRATES! XYZ2018 - GIORNO 1: GO PIRATES! XYZ2018 - GIORNO 1: GO PIRATES! XYZ2018 - GIORNO 1: GO PIRATES! XYZ2018 - GIORNO 1: GO PIRATES! XYZ2018 - GIORNO 1: GO PIRATES! XYZ2018 - GIORNO 1: GO PIRATES! XYZ2018 - GIORNO 1: GO PIRATES! XYZ2018 - GIORNO 1: GO PIRATES! XYZ2018 - GIORNO 1: GO PIRATES! XYZ2018 - GIORNO 1: GO PIRATES! XYZ2018 - GIORNO 1: GO PIRATES! XYZ2018 - GIORNO 1: GO PIRATES! XYZ2018 - GIORNO 1: GO PIRATES! XYZ2018 - GIORNO 1: GO PIRATES!

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Ci siamo: XYZ2018 è ufficialmente iniziato!

Dopo un primo momento di welcoming domenica sera, primi contatti tra le tre macro-squadre X, Y, Z: i partecipanti, così come i docenti e lo staff, si sono presentati, raccontandosi e mettendosi in gioco, e man mano prendono confidenza con "lo spazio in trasformazione" - Officina degli Esordi - oggetto della co-progettazione.

Durante la plenaria iniziale, i gruppi hanno preso contatto gli uni con gli altri e sono passati a studiare i materiali e le risorse che ogni laboratorio ha a disposizione, organizzando le cartelle condivise, i flussi e gli ambienti di lavoro (fisici e digitali).

Al termine della plenaria, X, Y e Z si sono separati:

X(Comunicazione), dopo un brainstorming iniziale, si è diviso in 3 sottogruppi:

Web, che ha lavorato sulla condivisione degli strumenti base (CMS), linguaggi (css, html, js e php) e delle metodologie di progettazione (ecologia del codice) che saranno usate da qui in avanti nel gruppo di lavoro;

Identity, che ha analizzato tutti i casi di studio di identità visive emersi - dalle interviste etnografiche - e che, successivamente, ha lavorato sulla definizione delle variabili in "ingresso" e in "uscita" rispetto al sistema di significazione che andranno a costruire per il progetto d'identità;

Type, che dopo un'introduzione alla tipografia generativa ha lavorato sulla condivisione degli strumenti base e delle metodologie di progettazione che saranno usate da qui in avanti nel gruppo di lavoro.

Il gruppo Y (Strumenti) ha preferito invece tenere assieme tutti i propri partecipanti: è stata eseguita una mappatura funzionale degli spazi e delle dotazioni tecnologiche, analizzando i flussi di persone e gli access point, confrontandosi con Z (Processi). A questo punto è iniziata la pianificazione del lavoro da fare sulla bacheca digitale e il sistema d'accesso attraverso la definizione dei luoghi di accesso da “sistemare”, con definizioni dei tipi di utenti (Admin e Interno) e relativi gradi di accesso.

Anche Z ha lavorato tenendo assieme tutti i propri partecipanti che, dopo un momento iniziale di conoscenza, hanno costruito una mappa delle relazioni, utile esercizio per la costruzione di un'ulteriore mappa delle relazioni all'interno del laboratorio urbano.

Dopo un tour degli spazi guidato da Stefano Sperandii (abitante OdE), Z ha svolto una learning experience curata da Anna e Kedy Cellammare intitolata "Antenne Empatiche":
partendo dalla convinzione che "per favorire le interazioni tra le persone e la loro qualità vadano create condizioni favorevoli alla loro esistenza e occorra mettersi tutti nelle stesse condizioni di vulnerabilità” (rif. Ezio Manzini, Politiche del quotidiano, ed. Di Comunità), perché questo accada c’è bisogno di comprendere a pieno lo stato d’animo degli altri, dunque di essere Empatici.

L’empatia è una scelta vulnerabile. Proprio l’empatia, assieme alla cura, è la protagonista del Workshop.

Allo scopo di creare esperienze di connessione con gli altri sono stati prodotti degli artefatti artistici, per l’esattezza dei calchi, utilizzando una parte del corpo che rappresenta L’ascolto, L’equilibrio, cioè l'orecchio.

Infine tutti i partecipanti hanno acquisito la documentazione di briefing e hanno iniziato a studiarla e analizzarla, iniziando a sviluppare una "system map".

A chiusura della giornata di lavoro, momento XYZ Off, il format di approfondimento e intrattenimento in programma sulla terrazza di OdE in fascia serale.

Partecipanti, docenti e staff, guidati dal team comunicazione (Silvia e Francesca) hanno preso parte a una performance relativa al progetto INNOVARIO: dopo aver pescato da un sacchetto comune alcuni bigliettini di colore diverso, hanno "messo in scena" delle situazioni comiche/ estemporanee sviluppate in brevissimo tempo a seguito dell'interpretazione (spesso approssimativa) del senso delle parole dell'innovazione - come blockchain, debug, economica circolare, internet of things, cohousing.

Il risultato è stato genuinamente spassoso e allo stesso tempo ci ha fatto riflettere su un dato imprescindibile:

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