Selezione XYZ2019 🌪️ harder, better, faster, stronger

Laboratorio X


Laboratorio Y


Alessandro Longo

↳ Torino

Sono uno studente di Filosofia a Torino e ho 22 anni. Seguo da qualche anno le attività della SOS che mi ha sempre affascinato per metodologia, estetica e risultati concreti. Nel corso dei miei studi mi sono sempre di più avvicinato all'analisi della società digitale e delle sue dinamiche, da un punto di vista economico, tecnico e politico. Per questo faccio anche parte del Connettivo, network di ricerca legato all'innovazione sociale che so essere in contatto con voi. Il progetto a Matera esercita su di me un grande fascino per un'ampia serie di ragioni: inanzittutto, la progettazione di un centro culturale è una materia a me molto cara, in quanto sono stato coinvolto in organizzazione di seminari di vari tipi in luoghi occupati a Torino e ho potuto constatare con mano pregi e difetti di tali entità. Trovo fondamentale l'idea di progettare un "software di comunità" sia per motivi politici (indipendenza da Big tech) sia per quelli pratici. Avendo un bagaglio teorico discreto (conosco molti autori della bibliografia minima) mi piacerebbe unirmi al Modulo Y proprio per cogliere le scelte politiche dietro al codice e al design di una piattaforma, in modo tale da acquisire una formazione più pratica rispetto a quanto ho provato fin'ora. Infine, la cornice di Matera 2019 offre ulteriori spunti: sia sulla effettiva validità di grandi eventi culturali sia sul tema del Meridione e della riqualificazione dal basso di luoghi che sembrano perdere valore in confronto al nord Italia. Io credo profondamente invece nella riattivazione di energie sopite in questi luoghi e, anche per motivi personali, credo fortemente a imprese di questo tipo e sarei entusiasta di farne aprte.

Luca Giordano

↳ Matera

mi chiamo luca giordano vivo a matera dove sono impegnato come magazziniere in un grande magazzino farmaceutico. sono un appassionato di web e informatica, mi piace molto anche la grafica digitale. bazzico in internet dagli anni novanta e mi sono sempre appassionato nella realizzazione di siti internet usando in principio editor visuali tipo dreamweaver, poi ho imparato ad impaginare in html ed usare i css. ho sperimentato in prima persona l'esperienza del web vettoriale in Flash imparando così anche i rudimenti di grafica e iniziando anche ad essere affascinato dalla programmazione per via dell'utilizzo di action script. ricordo che per alcune animazioni interfacciavo il mio codice con php, da qui ho iniziato uno studio disordinato del linguaggio, ho modificato alcuni cms in php con risultati opinabili, ma insomma ci ho preso gusto, ho tentato pure di creare un mio ambiente di lavoro a mo' di framework, ovviamente lavoro mai portato a compimento anche perché ho scoperto Laravel e qui un po' mi sono fermato. ho un attestato di frequenza di un corso certificato adobe, padroneggio abbastanza bene illustrator e photoshop. ho collaborato e collaboro con diverse agenzie di Matera, per lavori saltuari, dove ho realizzato per lo più siti in wp. vorrei unirmi ai laboratori perché credo nella filosofia open source, ovvio, e vorrei davvero darmi un'altra opportunità nel mondo dello sviluppo, anche perché credo di esserci portato, ma mi è sempre mancato un metodo, ecco magari lo trovo con voi.

Lucia Tommaselli

↳ Matera

Sono un graphic e industrial designer e mi piace considerare il designer come un progettista che può destreggiare dalla progettazione di un carattere tipografico sino all'interaction design, passando per installazioni multimediali , interfacce utente e user experience, tutte finalizzate e orientate per l'utente finale, motivo per cui la progettazione ha senso di esistere, qualsiasi prodotto/servizio esso sia. Come designer sostengo di avere una responsabilità sociale, ragion per cui ho deciso di rispondere alla call. Sono una persona riflessiva, dotata di forte pensiero critico ma anche curiosa, ambiziosa e con tanta voglia di sperimentare e imparare. Per questo motivo considero i workshop il modo migliore per mettersi in gioco, arricchire e arricchirsi. Ho letto la vostra call con molto interesse perchè trovo intrigante il progetto e soprattutto la concezione che si cela dietro, la rottura del paradigma, in fondo thinking out of the box è il primo passo per innovare. Trovo il progetto estremamente interessante e innovativo per la sua visione e riflessione. Partecipare rappresenterebbe per me un’ interessante sfida oltre che un’occasione di crescita umana e professionale. Inoltre trovo motivante la modalità di partecipazione poichè prevede la condivisione di idee con un team proveniente da ambiti professionali variegati. Credo fortemente nel potere e nell'efficacia del lavoro in team e nella condivisione di idee e del brainstorming. Ho apprezzato molto questa call e spero di entrare a far parte del team. Troverà in allegato il mio cv il portfolio dei progetti svolti. La ringrazio per l’attenzione. Resto a disposizione qualora vogliate approfondire ulteriormente le informazioni sulla mia candidatura e in attesa di conoscerla personalmente, Le porgo i miei più cordiali saluti Lucia Tomaselli

Laboratorio Z


Veronica Magli

↳ Padova

“La forma delle città può generare o meno partecipazione. La forma delle città può educare oltre che la vita sociale, quella emotiva e intima. (…) Vinceremo costruendo città dolcissime.” Luca Ruali (https://www.glistatigenerali.com/architettura-urbanistica_terrorismo/lodio-affascinante-ha-forma-di-case-brutte-vinceremo-costruendo-citta-dolci/?fbclid=IwAR3JjaNeeD3Fbi-8626TJDVtPZK0-TlDISXhkJOXZl4acfsJZ-OmyHO-l74) Nel 2015 mi trovavo a Manila, la capitale delle Filippine, una delle città più grandi e densamente popolate del sud-est asiatico. Un’area metropolitana di più di dodici milioni di abitanti, un formicaio schiacciato tra grattacieli e baraccopoli, masse umane costrette a vivere a fianco, sopra, sotto superstrade trafficate, l’aria pesante e ovunque segnali che qualcosa non stava andando per il verso giusto. Nel mentre, a qualche fuso orario di distanza, altre città esplodevano: Ankara, Beirut, Parigi, a pochi giorni di distanza si erano trasformate in teatri di dolore, di esclusione, di terrore. Polveriere che combinavano senso di esclusione e disuguaglianze reali, dove la frustrazione si trasformava facilmente in odio, e l’isolamento in estremismo. Gabbie di civiltà che si accartocciavano su sé stesse, rivelando l’impossibilità di trovare al loro interno spazi umani, sociali, intimi, spazi di cura e relazione. Con le parole di Luca Ruali in tasca, custodite in un trafiletto di giornale dal quale non mi sono più separata, partii per un nuovo viaggio alla scoperta della dolcezza urbana, delle cerniere che ancora sapevano unire periferie dimenticate e quartieri conflittuali, di quei luoghi capaci di dare sollievo e speranza. Di rigenerare. Nel mio viaggio intimo ma anche professionale di cura, scoperta e relazione, il laboratorio XYZ è un po' una tappa di arrivo, ma soprattutto di sosta per una ripartenza, lo "sblocco di un livello", la ricerca di una sempre nuova catarsi. Un punto di riflessione e di immaginazione di nuove realtà.

Federico Rita

↳ Venezia

Per prima cosa mi presento come “ricercatore” infatti nell’ultimo anno ho svolto un assegno di ricerca presso l’Università Iuav di Venezia. La mia formazione specifica è quella di graphic designer o meglio designer della comunicazione. Negli ultimi due anni mi sono occupato di tematiche afferenti al mondo degli archivi digitali, in particolare di archivi del progetto. Mi interessava in particolare approfondire i confini del patrimonio storico del design e il mondo delle digital humanities mi apparso come un interessante campo di ricerca. Mi definisco ricercatore non tanto per aver svolto una posizione accademica, ma perchè credo che il mondo del progetto sia essenzialmente ricerca applicata. Dunque da qui arrivo ai motivi per cui chiedo di partecipare ai laboratori.Per prima cosa ho toccato con mano le difficoltà di fare ricerca in ambienti istituzionali e allo stesso tempo scorgo fuori dalla torri d’avorio tantissimi ricercatori che si muovono e fremono per sviluppare delle nuove idee (seppur a volte con carenze metodologiche). Mi sembra che la sos e il suo approccio “hacker” sia una risposta concreta a questo bisogno collettivo. Scelgo in particolare di voler partecipare ai laboratori Z di questa piattaforma materana, perchè trovo che dal modello delle piattaforme si possa tentare una nuova strada. Penso ai temi della cooperazione, della social innovation, ai modelli re-distributivi poco testati fin ora. Mi sembra l’occasione giusta per scoprire la città di Matera e delle nuove persone che condividono la passione per il progettare!

Grazia Rutica

↳ Foggia

Dalle tormentate onde dell’oceano al rilassante bagnasciuga del Gargano, dagli aperitivi con vino e taralli a quelli con spritz e cicchetti veneziani, dagli slanci di autoimprenditorialità agli ambienti di ricerca accademici, dalla corsa estenuante verso un’idea di benessere socialmente imposta alla libertà di credere nei propri sogni. Il 2019 è stato un anno abbastanza nomade su diversi fronti, in cui ho lasciato molto spazio all’improvvisazione e al mio sentire. Sulla scia di quest’improvvisazione sono arrivata a Matera, dove mi fermerò per qualche mese. Da improvvisatrice con una formazione da architetto e forti tendenze da rigeneratrice urbana, mi piace progettare - dal micro al macro, che sia lo spazio o la strategia, cercando di tenere insieme le varie componenti di un progetto e avendo particolare cura di quella sociale, in molti contesti ormai protagonista dei cambiamenti che si vogliano chiamare realmente tali. Da sperimentatrice seriale, mi piace testare strumenti di analisi e progettazione più o meno conosciuti in contesti reali e farli miei attraverso l’esperienza sul campo. L’ultimo laboratorio XYZ a cui ho partecipato è stato un terreno fertile per mettersi alla prova e per la contaminazione positiva tra persone con background differenti. E inoltre, al ritorno in valigia - oltre ai panni sporchi - avevo degli output (progettuali e relazionali) bellissimi! Avevo deciso di concedermi un XYZ all’anno, ma se venite a bussarmi alla porta di casa come faccio a resistere?? E quindi si, riprovo a candidarmi!