Convertire luoghi in opportunità, oltre la logica della proprietà esclusiva, per tutt3.
Una nuova politica co-progettata durante un laboratorio XYZ nel 2019.
Nel 2019 Marco Notarnicola — project manager del laboratorio urbano Ex Fadda — ci ha contattati raccontandoci del progetto Santu Vitu Mia Reloaded, curato dall'Assessorato all'Urbanistica del Comune di San Vito dei Normanni Vincenzo Sardelli in collaborazione con una rete di partner di cui Ex Fadda faceva parte. In quel momento loro si stavano preparando per candidare questo processo a finanziamento tramite la misura regionale Puglia Partecipa, e ci disse che avevano bisogno di una mano per la fase di co-progettazione.
Questa fu l’occasione per immaginare assieme XYZ SVMR, il laboratorio di ricerca e co-progettazione che si è svolto a San Vito dei Normanni dal 26 agosto al 1 settembre, con l’obiettivo di lavorare ad un regolamento / piattaforma per attivare 10 immobili pubblici sottoutilizzati e ad una campagna di comunicazione sulle nuove possibilità relative alle innovazioni introdotte in materia di beni comuni e del loro utilizzo.
60 progettisti e ricercatori sono dunque stati accolti e hanno lavorato negli spazi di Ex Fadda, a stretto contatto con la popolazione della città e con l’amministrazione. Questo è anche stato il primo XYZ in cui hanno preso parte al processo — in qualità di partecipanti — 2 assessori comunali, rispettivamente quello all’Urbanistica di San Vito e quello alle Politiche Giovanili di Altamura.
Abbiamo proposto alla città di San Vito dei Normanni una politica generativa per l’uso dei beni comuni, ispirata dal desiderio di promuovere e incoraggiare la vitalità e la continua evoluzione delle nostre comunità, abilitando l’inatteso attraverso il recupero e l’attivazione di spazi in disuso. Immaginiamo una comunità responsabile di ciò che è collettivamente importante, che se ne prenda cura e lo faccia vivere, riproducendo valori.
L’obiettivo è convertire gli spazi in opportunità, oltre la logica della proprietà esclusiva, per tutti e tutte. In quest’ottica, alcuni immobili di San Vito dei Normanni diventeranno dei laboratori dove si sperimenteranno auto-governo e auto-gestione sostenibili. Le capacità, le conoscenze, le idee troveranno luoghi nei quali essere discusse e messe a disposizione della collettività. Gli edifici, e le comunità che li vivranno, diventeranno beni comuni.
Il nostro metodo è favoloso perché alimenta costantemente gioia di vivere e creatività, linee guida che hanno caratterizzato il lavoro di XYZ dal 26 agosto al 1 settembre a San Vito dei Normanni.
Titolo del processo:
Claim, slogan, payoff del processo:
Ci siamo occupat3 — dopo una prima fase di indagine etnografica attraverso gli strumenti del design thinking — di elaborare una proposta di regolamento dei beni comuni per la città di San Vito dei Normanni (e non solo).
Si tratta del Regolamento dei Beni Comuni XYZ, una politica generativa per l’uso dei beni comuni, ispirata dal desiderio di promuovere e incoraggiare la vitalità e la continua evoluzione delle comunità, abilitando l’inatteso attraverso il recupero e l’attivazione di spazi in disuso. Abbiamo immaginato una comunità responsabile di ciò che è collettivamente importante, che se ne prenda cura e lo faccia vivere, riproducendo valori.
In quest’ottica, alcuni immobili di San Vito dei Normanni diventeranno dei laboratori dove si sperimenteranno modalità di auto-governo e auto-gestione sostenibili. Le capacità, le conoscenze, le idee troveranno luoghi nei quali essere discusse e messe a disposizione della collettività.
Gli edifici — e le comunità che li vivranno — diventeranno beni comuni.
Questi beni non avranno destinazioni d’uso, programmi o una lista fissa di membri dell’assemblea: la loro generatività e la forza propulsiva saranno conseguenza dello spazio di possibilità garantito dall’indeterminazione.
Dal DPRU del Comune di San Vito dei Normanni
«San Vito ha preso dieci di questi spazi e ha detto “no, non te li do, devono diventare una struttura portante per la mia comunità, perché la mia comunità è in crisi, la mia comunità ha perso le sue radici, la mia comunità si sente sola, si sente una società di individui”.
Questo è un ossimoro.
Società e individui sono due cose che non possono andare insieme. E allora noi dobbiamo fare una società di esseri umani in relazione, e per farla abbiamo bisogno di strumenti. Dobbiamo darci strumenti per metterci in relazione».
Il processo che emerge dal regolamento prende il nome di Algoritmo dei beni comuni: metodo favoloso per far sbocciare un bene ed è stato sintetizzato in due schemi che lo rappresentano tramite un flowchart, utilizzando le fasi di una storia d'amore. Inoltre, il collaborazione con i laboratori X e Y è stata costruita una strategia di comunicazione, in particolare sull’articolazione del progetto d'identità (“Il Metodo Favoloso”) e sulle meccaniche di “generazione del senso” e sono stati sviluppati strumenti e azioni non convenzionali di comunicazione.
In allegato al regolamento, è stato creato un toolkit cosi composto:
I vostri Pull sono benvenuti: per interventi più pesanti, per favore aprite prima un issue e utilizzate le tag per discutere come vorreste intervenire. — Abbiate cura di fare interventi appropriati.
LicenzaPartecipanti:
Maria Francesca De Tullio, Sara Schiano di Cola, Claudio Nicola Biancofiore, Cristina Pizzo, Vincenzo Sardelli, Francesco Calicchia, Rosanna Prevete, Mariarosaria Siciliano, Antonella Marlene Milano, Gianluca Locorotondo, Raffaella Toscano, Alessandro Benedetto, Arianna De Maggio, Marco Gianfredi, Claudio Masiello, Giuseppe Grassi, Fred Fumagalli, Juri Battaglini, Gregorio Turolla, Miriam Vita Errico, Simona Franzè, Roberta Valenzano, Benedetta Marotti, Azzurra Spirito, Francesco Di Meglio, Alberto Liaci, Alessandra Perri, Antonia Marano, Michele Cornacchia, Tommaso Turolla, Marco Spagnuolo, Antonella D'Alicandro, Marica Girardi, Maria Rosaria Digregorio, Francesco Giannini, Gionata Atzori, Alice Valenza, Daniele Stillavato, Federica Marie Carenini, Francesca Maciocia.
Docenti:
Nicola Capone, Francesco D’Onghia, Emanuele Braga, Saria Digregorio
Coordinatrice: Lucilla Fiorentino