Selezione XYZ 🪐 ORBITE

Laboratorio X


Salvo Pitingaro

↳ Castelbuono (PA)

Mi chiamo Salvo, sono un Graphic Designer siciliano, attualmente studio Interaction & Experience Design al corso di laurea magistrale di Unirsm Design di San Marino. La mia passione per la comunicazione visiva mi ha condotto a proseguire gli studi tentando di aprirmi a nuovi scenari e ai nuovi aspetti legati al mondo della progettazione e del design. Mi stimola poter curare tutto nei minimi dettagli, ricercare di volta in volta nuovi linguaggi che possano adattarsi ad ogni situazione e contesto mi si presenti davanti cercando di sfruttare le mie capacità di problem solving e traendo sempre fonte dal pensiero laterale. Ho conosciuto per la prima volta la Scuola Open Source proprio nel periodo in cui stavo lavorando alla mia tesi di laurea triennale e da allora i ragazzi del collettivo sono sempre stati punto di riferimento per le ricerche che ho condotto in relazione ad essa. Dalla Sicilia a San Marino, ho imparato a confrontarmi di continuo con colleghi e docenti. Le mie più fedeli compagne in questo percorso sono sempre state l'eccessiva curiosità e l'ambizione che reputo il motore portante che permette di innescare nuovi stimoli e desiderio di conoscenza. La contaminazione e la stessa curiosità sono proprio quelle che mi hanno condotto a presentare la domanda di partecipazione a questo Laboratorio di ricerca e progettazione che spero mi consenta di poter pormi di fronte a nuove sfide e a nuovi ambienti collaborativi da cui poter imparare e dare quel che ho da offrire.

Laboratorio Y


Francesco Marino

↳ Ancona

PRESENTAZIONE Mi chiamo Francesco e...sono un pirata digitale! AHRRR! 🏴‍☠️ Sono nato a Udine ma vivo attualmente ad Ancona e mi occupo di "Sostenibilità Digitale": - disegno interfacce, programmo, fotografo, filmo, edito, animo, hackero, riparo... - da un paio di anni mi occupo di disegnare/sviluppare/gestire servizi web etici - promuovo l'utilizzo di software opensource nell'attivismo e altri progetti eco-sistemici attraverso articoli, grafiche, animazioni, workflow, formazione, bots... - collaboro/lavoro insieme ad una moltitudine di realtà italiane (e non) come Fridays For Future Italia, Extinction Rebellion Italia (attivismo climatico), Serendipità/Lilliput (scuola comunità dinamica di Osimo), LeAlternative.net, Devol.it (alternative opensource), RIVE (ecovillaggi)...la ScuolaOpenSource! In particolare: - ho fondato il progetto zerowastefvg.it in Friuli-Venezia Giulia che diffonde lo zero waste in forma cooperativa e utilizzando strumenti open source - ho ideato, coordinato e promosso la strategia dei "social ribelli" all'interno di XR/FFF Italia e altri progetti - ho sviluppato e amministro il sito di fridaysforfutureitalia.it, di cui ho fondato la sezione/redazione "Sostenibilità Digitale" e la sua evoluzione nel progetto "OpenForFuture" - attualmente sono focalizzato sul realizzare opere di cryptoarte interattiva con piattaforme NFT low carbon (Tezos blockchain) a tema "surveillance art" e indagare gli strumenti DeFi per finanziare progetti open/etici/sostenibili - quando vivevo a Barcellona ho insegnato AcroYoga e costruito con la mia compagna un progetto sperimentale di "Viaggi Sensoriali" fondendo varie discipline e pratiche (partner yoga, viaggio sonoro, teatro sensoriale...) - respiro bits, mangio Lego, produco pixel, sogno ecovillaggi e città solarpunk MOTIVAZIONI Vorrei partecipare ai laboratori perché vivo ad Ancona da un anno ma a seguito del lockdown è stato estremamente complicato costruire nuove relazioni. Mi piacerebbe incontrare altre persone creative e far nascere insieme progetti che possano migliorare la città e connettere le persone. In particolare vorrei portare nuovi punti di vista sugli strumenti digitali e far conoscere alternative più aperte, etiche e private ai servizi digitali basati su AI e profilazione che ormai permeano le nostre vite.

Laboratorio Z


Nicholas Ferrara

↳ Biella

Dopo aver partecipato a Supernova e I Next Radio, sarei molto contento di ritrovarvi per Orbite, con una particolare motivazione in più: nell'ottobre 2020 a seguito di una grossa piena del fiume su cui sorge, Hydro, il centro culturale che ho co-fondato a Biella è stato distrutto. Da quel momento, stiamo ricostruendo i muri, ma soprattutto riprogettando in maniera partecipata le attività e il ruolo del centro sul territorio locale e il networking nazionale, con collaborazioni varie (da cheFare a Fiuminarso) nel tentativo di fare rete per ridurre l'isolamento delle aree interne e dei territori mediali come il nostro. Orbite è sicuramente il modo migliore per scoprire buone pratiche e fare esperienza di metodo per ricostruire la nostra community e progettare l'orizzonte futuro, oltre che per ampliare la rete di partner e conoscenze. Sul lato più personale, il mio lavoro di artista visivo, vj e videomaker mi ha portato spesso a confrontarmi con la progettazione culturale e la creazione di istituzioni (institution as art) come tentativo di districare la complessità del mondo contemporaneo e provare a migliorare anche in minima parte l'ambiente in cui si vive/opera. Lavorando su questi temi, credo sia importante mettere in atto una sorta di pirateria consapevole -"peeracy" (da peer+pyracy)- una forma di connessione tra persone, enti e istituzioni che ha come base l'idea di lavorare sulle soglie, sulle crepe, sui punti di contatto e talvolta di frizione. Indagare gli aspetti dove vanno in crisi le nostre abitudini e consuetudini, trovare nuove forme di connessione e racconto, nuovi immaginari. Restare in movimento, ma in relazione con il contesto locale e globale in cui di vive e si opera. Condividere esperienze, conoscenze e cultura con persone diverse e background differenti. Avere cura. E poi, sarei davvero contento di rivedere le belle persone conosciute in passato e conoscerne di nuove, per continuare quel processo di condivisione e di scambio che ha già dato bellissimi frutti negli anni precedenti.

David Giacomelli

↳ Colmurano (MC)

Vengo da un paesino di poco più di 500 abitanti inerpicato in una collina come tante dell'alto maceratese, Ripe San Ginesio. La voglia di crescere mi ha spinto verso in nord, prima a Torino, dove ho frequentato l'Ingegneria dei mezzi di comunicazione ed ho fatto le mie prime esperienze in ambito artistico/performativo e lavorativo, poi a Bruxelles, dove lavoro attualmente per il servizio di multimedia creation della direzione generale innovazione e tecnologie (DGITEC) del parlamento europeo. Alla mia terra, le Marche, devo la voglia di fare, e sono cresciuto il FARE ha sempre voluto dire impegnarsi, costruire da se o con gli amici quello che le piccole realtà provinciali non ti offrono, da concerti, lo svago giovanile fino al festival Borgofuturo, che ho contibuito a creare e visto crescere insieme alla nostra associazione, ed è diventato il mio principale legame con questo territorio. Borgofuturo è un tentativo di restituire quello che queste colline mi hanno dato, un impegno volontario che va avanti da 10 anni, in cui investo gran parte del tempo libero. Partito come una serie di conferenze su come provare a reinventarsi modi di vivere l'entroterra, è diventato un progetto strutturato di rigenerazione rurale. Oltre alla parentesi del festival, tanto nomadismo, più per scelta che per necessità. Da Torino, con Over#C collettivo co-creato che si occupava di mapping e installazioni interattive, all'esperienza a Londra con l'artista Davide Quayola, al ritorno in Piemonte per lavorare all'UNISG e Slow Food e poi Bruxelles, realtà da cui traggo stimoli essenziali. A 33 anni ho deciso di ricominciare a formarmi e, lavorando part time, mi sono iscritto ad master di progettazione partecipata allo IUAV, da convinto sostenitore del valore della pluralità e dell'orizzontalità dei progessi.

Marta Bernardi

↳ Torino

Sono un'appassionata di processi, trasformazioni e cambiamenti. Mi sto laureando in scienze internazionali per lo sviluppo e la cooperazione ma da grande fan dell'intersezionalità ho esplorato molti ambiti di studio, dalla linguistica alla programmazione. Durante i miei viaggi esplorativi nelle scienze sociali ed economiche ho tratto le maggiori soddisfazioni a livello contenutistico dalla saggistica sulle politiche economiche e il policymaking europeo. Di queste ne scrivo su Scomodo, il giornale al centro del movimento culturale con cui collaboro, e dentro al quale ho coordinato la redazione di Torino durante l'anno editoriale appena concluso. Una delle mie più grandi passioni sono i problemi del tardo-capitalismo. gli ossimori e le contraddizioni quotidiane che caratterizzano le dinamiche economico-sociali online e offline sono una costante che mi piace provare a scardinare grazie alla curiosità per approcci alternativi, che difendo con i denti in tutte le mie immersioni nel mondo del lavoro e provo a stimolare in contesti di autorganizzazione e attivismo anticapitalista. L' approccio del workshop sui Processi mi sembra particolarmente interessante perchè in un contesto in cui la governance degli stati nazionali arretra di fronte alle sfide transazionali del digitale, i processi di policy sono inevitabilmente multilivello e richiedono un approccio di analisi reticolare attento alle relazioni stabilite tra i diversi attori coinvolti e al loro livello di agency nelle diverse arene di policy. Il tema dell' analisi d'impatto è secondo me uno dei più grandi assenti nel dibattito pubblico italiano, la mancanza di una valutazione ex-post delle politiche provoca l'assenza di dati attendibili su come impostare l'evoluzione delle policy in modo coerente con le necessità della realtà. Proprio per questo parlare di come portare avanti una valutazione di impatto che riesca a dare una fotografia della realtà funzionale non più in termini di efficienza ma di vivibilità, è una sfida che mi piacerebbe cogliere. L'idea di Orbite mi è piaciuta subito per il taglio allo stesso tempo critico, intersezionale e orientato alle idee.

Andrea Berardi

↳ Bari

ciao, ciao a tutt_, non dovrebbe, oppure dovrebbe ma non dovrei dirlo: questa lettera di motivazione mi mette un'angoscia non da poco. mi viene in mente la lettera di motivazioni per "make a popstar", e ho un po' paura di ripetermi ma come biasimare questa sensazione, lì parlavo di tutto il mio percorso scolastico, di come sia stato tutto una gabbia e come abbia sviluppato in me due emozioni principalmente: la rabbia -che poi a tratti si trasformava in tristezza-, causata dal sentirmi sbagliato, incompreso, fuori luogo, stupido, irresponsabile, non ligio al dovere, non normale e "l'arroganza"(?), con questa mi riferisco all'ostinazione che ha sempre fatto parte di me, che mi ha sempre accompagnato, causa anche della rabbia/tristezza che accennavo prima. a questa ostinazione sono grato: sono ostinato nel voler pensare, nell'avere un opinione riguardo tutto quanto, ostinato nel volerla esprimere e comunicare, ostinato nel sapere qual è la scelta giusta per me, ostinato nella ricerca del metodo migliore, ostinato nella convinzione che a me di essere normale non mi frega nulla, sono ostinato nella ricerca di qualcosa che mi faccia sentire vivo, sempre, e la scuola open source un po' già mi ha fatto sentire vivo. ho 18 anni e competenze formali non ne ho, so a mala pena utilizzare il pc e a scuola non ho mai studiato, sono un coltivatore di comunitá, tutto il mio tempo -che limiterò ai 5 anni passati in 5 scuole diverse, vivendo anche in una città diversa da quella di bari- l'ho passato cercando di conoscere tutte le persone che mi circondavano e tutto quello che circondava loro, per conoscere non intendo personalmente ma parlo di comprendere come quella individualità vive: all'interno di quali dinamiche è, in quali processi è e quali/quanti ne scaturisce, come sta poi nelle dinamiche collettive, quali sono le sue emozioni, i suoi desideri, i suoi pensieri, le sue frustrazioni, comprendere come ogni singolarità è immensamente diversa e lontana dalla mia e come questo concetto si articola, non mi sento arrivato in questo percorso di comprensione e consapevolezza, ma sento di avere una base di empatia e sensibilità molto alta e di comprendere molte cose. sono un innescatore di processi perché involontariamente faccio dei "test", delle "prove" per vedere, capire che impatto hanno sulle cose, sulle persone e come reagiscono. sono un osservatore o forse sarebbe meglio ricercatore, di che cosa? del percorso capace di portarmi ad essere quello che voglio essere e fare quello che voglio fare, ad essere felice e ovviamente l'idea è cercare di arrivarci insieme, che questo appartenga a tutt_ che questo sia un processo collettivo ché di vivere da solo ma solo per gli altri non ci sto. (poi da solo non mi sento in grado, non mi sento mai in grado ahah) ora si arriva al punto: cosa centra tutto questo con "z"? questo penso lo deciderete voi! no comunque quello che penso è che non ho mai partecipato a un'xyz e la voglia di parteciparvi va oltre le stelle, durante make a popstar mi sono sentito sicuro, compreso, non giudicato, libero, felice, capace, talentuoso, con tante cose da dire, con tutti gli strumenti possibili da imparare ad utilizzare e non mi sto riferendo al contenuto di "make a popstar" che è stato una bomba fuori di testa ma a come ho percepito sos, come mi sto scoprendo grazie a questa, in tutti i sensi che questa parola può assumere e mi sento bene, sono contento. l'angoscia e l'ansia ci sono ancora, più lievi ma dopo aver scritto questo mi sento sereno.