L a S c u o l a O p e n S o u r c e
S O S
didattica / z — @
Salvatore Zingale — Ricercatore e Docente @ Politecnico di Milano
Marta Reina — Dottoranda in Design @ Politecnico di Milano
Salvatore Zingale
Ricercatore e Docente / Politecnico di Milano
È docente di Semiotica del progetto al Dipartimento di Design del Politecnico di Milano, dove coordina il laboratorio HumanitiesDesign Lab. I suoi interessi comprendono: lo studio dei processi inventivi; lo sviluppo degli aspetti dialogici del design; il formarsi degli abiti mentali e di comportamento. È autore di “Interpretazione e progetto. Semiotica dell’inventiva” (FrancoAngeli, 2012).
Marta Reina
Dottoranda in Design / Politecnico di Milano
Dottoranda in Design, collabora con il gruppo di ricerca “dcxcg” (design della comunicazione per le culture di genere) del Politecnico di Milano, Dipartimento di Design. Si occupa delle relazioni tra design, rappresentazione e genere. Fra le sue pubblicazioni: “Una lettura della dimensione di genere negli artefatti comunicativi per la formazione di una conoscenza critica” (Il Poligrafo, 2016).
La domanda da cui si parte è: che cosa dobbiamo conoscere prima di progettare qualsiasi artefatto o iniziativa di comunicazione capace di contrastare gli stereotipi di genere?
Il fine del laboratorio è duplice. Da un lato si impara a co-progettare utilizzando un metodo dialogico, dove il dialogare e il confronto con opinioni differenti è lo strumento per l’acquisizione di nuove conoscenze. Dall’altro si approfondiscono le tematiche delle culture di genere, in particolare lo studio delle costruzioni e rappresentazioni culturali e al valore sociale che viene dato alle diversità di genere.
Dopo un’introduzione metodologia, i partecipanti lavoreranno in gruppi, sia per la parte di indagine sui contenuti, sia per la parte di elaborazione di ipotesi di progetto e linee di intervento.
Nella prima fase del laboratorio sono previste sessioni di dialogo finalizzate a potenziare il carattere partecipativo e collettivo della progettazione, portando alla luce le credenze e le visioni dei singoli dialoganti su un dato tema, convergenti o divergenti che siano; e da qui anche l’individuazione di ipotesi immaginative che possono portare a modelli di progetto.
Nella seconda fase si lavorerà sui processi e sugli strumenti per poter organizzare azioni comunicative di contrasto culturale (cultural jamming) in qualsiasi ambito culturale e con qualsiasi strumento di comunicazione (scritture, visual design, eventi e interventi in strutture pubbliche, trasmissioni mediatiche, spettacoli, ecc.).
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